Sarò forse un po’ provocatore con questo mio consiglio, peraltro generico, sui vini da consumare nelle festività, e lo definisco generico perché il “buono” è correlato al grado di cultura enoica che ognuno di noi ha e quindi assai variabile.
È certo il grande spreco che ogni anno si ripete il 31 Dicembre.
Gli spumanti Metodo Classico e Champagne passano da un minimo di 24/36 sino ad oltre 120 mesi amorevolmente curati nella loro seconda fermentazione in bottiglia, si aspetterebbero d’essere apprezzati per la finezza del perlage, per la fragranza dei profumi e l’eleganza dei sapori ma li aspettano, brutalmente, un botto ed una sbicchierata!

Per il Natale è quasi la stessa cosa, siamo presi da parenti ed amici in un clima conviviale e si corre il rischio di voler valorizzare la tavola con Brunelli o Baroli di rango che richiederebbero una diversa attenzione.
Mi raccomando quindi scegliete vini buoni sempre ma per le grandi bottiglie organizzate una festa a parte!