Il Calvados

Il Calvados

Cugino povero di Cognac e Bas Armagnac? No, non direi proprio, il derivato della distillazione del vino di mele ha complessità e regole di produzione che lo elevano al livello dei parenti più famosi.

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Quasi cento le varietà di mele prodotte nella Bassa Normandia e quattro le tipologie di base, acide, acido-amare, dolci-amare e dolci, da scegliere per dare vita al sidro che fermenterà per almeno un mese e che, per i migliori prodotti, dovrà riposare un anno prima della doppia distillazione.

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Chateau du Breil alambicchi

Il prodotto finito dovrà poi maturare in botti di quercia per un minimo di due anni e più sarà lunga la permanenza nel legno più aumenteranno la morbidezza e la ricchezza di aromi del distillato.

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Chateau du Breil

AOC Calvados Pays d’Auge è la denominazione delle bottiglie di maggior pregio.

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I Francesi usano il Calvados, sopratutto giovane, per correggere il caffè, come una sorta di sorbetto tra le portate di un pranzo o servito insieme al corregionale Camembert, ma i distillati più maturi e preziosi meritano meditazione con un bel ballon, meritano l’azzardo del cioccolato o il gioco di affinità con dolci a base di mele e confetture che lo abbiano anche protagonista nella preparazione.

Insomma se vogliamo concederci una piccola trasgressione il Calvados è perfetto… in fondo Adamo non è mai stato raffigurato con in mano un grappolo d’uva!

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