Salina: la viticoltura eroica della famiglia Colosi

Salina: la viticoltura eroica della famiglia Colosi

Altitudine più di 500 metri, pendenza del terreno più del 30%, sistema di vigne sviluppato su terrazze e gradoni, posizionamento su piccole isole: questi i requisiti per la definizione di viticoltura eroica.
Secondo il  Testo Unico del Vino del 2016 “Lo Stato promuove interventi di  ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei vigneti delle aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico, storico e ambientale, denominati  vigneti eroici o storici”.
Cantine Colosi
Si tratta quindi di promuovere la coesistenza tra la coltura della vite e la cultura dei luoghi. La vigna è parte integrante del paesaggio e della storia di determinate aree e per questo va sostenuta e protetta; aggiungo che questo va fatto in contrapposizione a ciò che accade in alcune regioni, dove invece l’eccesso di vigneti porta alla sparizione di campi e boschi, snaturandone così l’ambiente.
Da 40 anni a Salina Lidia e Piero Colosi, insieme ai figli Marianna e Pietro, producono i loro vini su splendidi terrazzamenti: il Salina Bianco, da inzolia e catarratto, il Salina Rosso, da nerello mascalese e nerello cappuccio, e come novità di quest’anno il Salina Rosato, da corinto nero e nerello mascalese.
Colosi
Regina rimane la malvasia delle Lipari, in purezza nella Secca del Capo e coniugata ad una piccola parte di corinto nero nelle versioni Nurah naturale e Najm passita.
Da una piccola e dura terra un arcobaleno di vini che con i loro profumi e sapori coprono qualsiasi esigenza culinaria: dai crudi di pesce, alle carni, ai formaggi e ai dessert, in un crescendo davvero entusiasmante!

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