La vite si risveglia dal letargo invernale, le gemme cominciano a crescere ed aprirsi, si stirano ed aprono le loro foglioline come braccia e mani che si allungano verso il cielo a cercare tutto il calore del sole possibile ed intanto nella terra circostante iniziano ad arrivare a maturazione e crescono, accompagnati dal carciofo che ha vigilato il campo durante l’inverno, cipollotti, piselli, fave e lattuga.
Questa esplosione di verde freschezza ed entusiasmo primaverile incontrerà i più saggi, perché più vecchi di almeno un anno, pecorino romano, guanciale ed il Bellone o la Malvasia del Lazio per dare vita ad un gustoso piatto della tradizione contadina laziale: la vignarola.
Quando, prima di aggiungere tutti gli altri ingredienti, sfumerete il guanciale ed i cipollotti che soffriggono in poco olio, usate lo stesso vino che berrete e il legame col piatto finito sarà perfetto.
Tra i molteplici vini in cui è presente la malvasia mi sento di consigliare due prodotti vicini a noi: il Capolemole bianco di Marco Carpineti (Cori) con il Bellone in purezza e il Dune di Cantina S. Andrea (San Felice Circeo) con Malvasia e Trebbiano.
Buona Pasqua!

