Sabato mattina, moto in ordine e pranzo al sacco, si riparte per l’Abruzzo.
La meta l’ha proposta il buon Emilio che ha trovato sulla cartina un lago quasi invisibile; l’unica perplessità riguarda la prima parte dell’itinerario per non fare nuovamente la Avezzano Sora, un po’ monotona. Prontamente arriva l’alternativa gustosa San Donato Val Comino, Pescasseroli , Ortona dei Marsi, Goriano Sicoli e su fino a San Demetrio nei Vestini ed il suo lago Sinizzo.
Duecento chilometri tra boschi e prati, monti e valli per arrivare in questo scrigno pieno di luoghi sorprendenti, di alcuni dei quali ho già scritto, che continua a sorprenderci.
Il lago è minuscolo, un invaso vulcanico a circa settecento metri d’altezza, dieci metri di profondità, centoventi metri di diametro, un’area pic nic curata e pulita all’ombra di una ricca vegetazione ad un passo dall’acqua verde smeraldo.
Incontriamo un gruppo di motociclisti di Pescara, i Motociclisti per devozione, loro invidiosi dei nostri bicchieri di vetro, noi della loro macchinetta del caffè: si fraternizza e si scambiano dolciumi.
Ci ha accompagnato un bottiglia di Ciliegiolo di Antonio Camillo del 2016, che già era stata nostra compagna nel 2017 a Rocca Calascio, e devo dire che si è evoluta bene, perdendo le asperità e gli spigoli della giovinezza per divenire più morbida e avvolgente, un po’ come si è evoluta ed è maturata la nostra amicizia.