Ogni vignaiolo, per la sua produzione e per la posizione da occupare nel mercato, ha una vasta gamma di scelte, alcune possibili altre obbligate.
Pensate ad esempio alla posizione dei vigneti, in pianura è tutto più agevole, alcune aziende usano vendemmiatrici meccaniche con un notevole abbattimento dei costi; se andiamo in collina o montagna solo la vendemmia manuale è possibile e la manodopera più costosa.
L’età delle vigne incide molto, infatti più la vigna è vecchia meno produce, anche se produce più qualità.
La quantità di produzione per ettaro, che può essere scelta dal produttore od obbligata dal consorzio di cui fa parte.
La scelta del vino da produrre, se di pronta beva da immettere subito sul mercato o riserva da passare in botte e quindi vendere dai due ai cinque anni dopo con notevole immobilizzo di capitale.
Qualità dei tappi, tipologia della bottiglia, etichetta, imballi e distribuzione sono tutte voci dalle grandi variabili.
Per la mia esperienza è difficile trovare vini ben fatti al di sotto dei 6€ (prezzo d’enoteca) e nello stesso tempo un prezzo di 15 o 20€ non garantisce pari qualità.
Bisognerebbe informarsi sulle aziende vinicole, approfondire le conoscenze sui vitigni, studiare tutte le variabili, oppure affidarsi al sommelier di fiducia che, ogni giorno, affronta il duro lavoro dell’assaggio per proporvi sempre il meglio con il giusto rapporto qualità/prezzo.
