Queste uggiose giornate di un Maggio “settembrino” mi riportano alla mente le gite in moto, che quando arriva il bel tempo ci allontanano un po’ da osterie e ristoranti. Abbandoniamo la cultura gastronomica per dedicarci alla cultura naturalistica ed archeologica con un vecchio e sano pic nic, che ci lascia più tempo per vivere i boschi, le abbazie, i laghi e i siti archeologici.

Nel raggio di 200 chilometri dalla nostra Formia c’è l’imbarazzo della scelta.
Una delle mete più frequentate è il Parco Nazionale d’Abruzzo, che dalla Camosciara al lago di Scanno e alle Gole del Sagittario, solo per citare alcuni luoghi, offre strade e scorci indimenticabili.
Siti archeologici poco conosciuti sorprendenti come l’anfiteatro sannita di Pietrabbondante, vicino ad Agnone, famosa per la produzione di campane, o la città romana di Altilia a Sepino ai piedi del Parco regionale del Matese ci fanno viaggiare nel tempo.



Ci accampiamo allora al fresco di un bosco, magari al fianco di un ruscello e ci ristoriamo con pane e mortadella o pane e frittata o ancora pane e salame; ognuno porta qualcosa che si condivide ed in questa eterogeneità di salumi e cibi di certo non manca il vino!
La scelta ricade su vini rossi giovani che amino la compagnia dei salumi, come Chianti e Barbera, od una fresca e frizzante Bonarda da rinfrescare nel ruscello.