Si parte con le moto alle 8,30, temperatura rigida, da Venafro si sale verso Roccaraso dove la neve ai lati della strada ci fa buona compagnia e poi giù fino a Fara San Martino e ancora giù. Snocciolando un rosario di curve raggiungiamo il parco della Majella e la nostra meta, uno dei borghi più belli d’Italia, Guardiagrele.
Cerchiamo un luogo dove rifocillarci e la scelta ricade su La Rondine Trattoria New Age.
L’arredo un po’ minimalista viene subito messo in secondo piano dalla cordialità di Benito, che ci spiega il menù e, come arrivano i piatti, l’aspetto del locale scompare nell’aura di profumi e sapori.
Una bella scelta di salumi, tra i quali spicca uno splendido lardo servito su un crostone di pane, come sul crostone di pane arriva una ricotta locale arricchita di mandorle e miele.
Il pane, ai cereali e semi di zucca, è fatto in casa.
Le linguine al limone con baccalà e pesto partono in sordina per poi stupirci per l’insieme dei sapori, delicati e sempre perfettamente definiti.
Una pasta alla chitarra con un ragù di cinghiale dove si sente il selvatico giusto, senza un’ombra di grasso di troppo, ci riporta alla tradizione abruzzese.
Concludiamo con tiramisù e sacher, sempre sapientemente preparati da Benito, che ci fa assaggiare l’immancabile genziana e ci fa alzare da tavola leggeri e pronti al viaggio di ritorno.
Bravo Benito! E, come ebbi a dire nella precedente esperienza col Ristorante La Ripa di Rocca San Felice, il prezzo non lo dico perché non ci credereste.